Fonti

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Il Catechismo di Heidelberg non fu certo l'unico né il primo catechismo ad essere pubblicato. Infatti, diversi catechismi erano stati usati fin dai primi secoli della storia della chiesa. I riformatori si riappropriarono semplicemente di questa antica pratica e l'applicarono alla vita delle chiesa. Lutero scrisse il Piccolo Catechismo nel 1539. Giovanni Calvino fece pubblicare un catechismo per le chiese di Ginevra nel 1542. Ma ci sarebbero molti altri esempi che si potrebbero aggiungere all'elenco. I pastori e i teologi protestanti e riformati pubblicarono anche diverse Confessioni di Fede, anche se tali confessioni non avevano principalmente lo scopo di ammaestrare i fanciulli e i nuovi credenti. Tuttavia, essendo dei compendi delle dottrine più importanti della Scrittura, esse erano utili all'insegnamento di persone di ogni età.
 
Dunque, avendo già a disposizione diversi catechismi e varie confessioni, sorge spontanea la domanda se Ursino, Oleviano e coloro che li hanno assistiti abbiano scritto il Catechismo di Heidelberg ex novo, o se abbiano attinto al materiale già disponibile. Non è facile rispondere a questo interrogativo. Per esempio, anche se può esserci una certa somiglianza tra due catechismi questo non implica necessariamente che uno sia una copia dell'altro. Magari entrambi si sono ispirati a un terzo catechismo andato perduto, o che è ancora sconosciuto. E poi, le somiglianze non ci mostrano quale si sia ispirato all'altro. Tuttavia, abbiamo delle indicazioni abbastanza precise che ci mostrano che il Catechismo di Heidelberg abbia impiegato concetti ed espressioni usati da altri catechismi.
 
Il Catechismo di Heidelberg e il Catechismo di Ginevra del 1542  

Siccome Ursino e Oleviano conoscevano bene l'opera di Calvino (cliccate qui per leggere alcuni cenni biografici), non sorprende che essi abbiano seguito la sapienza e l'esperienza di quest'ultimo nel proprio lavoro. Per esempio, consideriamo la definizione di provvidenza secondo il Catechismo di Heidelberg:
 
L’onnipotente e onnipresente potenza di Dio, mediante la quale sostiene, per così dire, con la sua mano, cielo e terra e tutte le creature, governandole così che piante e ortaggi, pioggia e siccità, annate produttive e sterili, cibi e bevande, salute e malattia, ricchezza e povertà e ogni cosa, non vengono per caso, ma dalla sua mano paterna (risposta 27).
 
Leggiamo adesso il Catechismo di Calvino sulla medesima dottrina:
 
Dio manda pioggia e siccità, tempeste e bel tempo, abbondanza e carestia, salute e malattia. In breve, tutte le cose sono sotto il suo comando (risposta 27).
 
Sembra ragionevole pensare che gli autori del Catechismo di Heidelberg si siano ispirati, almeno rispetto al GdS 10, a quello di Calvino.
 
Il Catechismo di Heidelberg e la Breve Confessione di Beza del 1559

Durante i suoi studi in Francia, Oleviano incontrò Teodoro Beza apprezzandone l'opera e, probabilmente, tradusse la sua Breve Confessione dal latino in tedesco. Forse alcuni elementi della confessione di Beza si fecero spazio nel Catechismo di Heidelberg. Consideriamo, ad esempio, le parole del GdS 2 sulla domanda se possiamo osservare la legge di Dio come si conviene:
 
Assolutamente no, perché per natura sono incline a odiare Dio e il mio prossimo (risposta 5).
 
Osserviamo adesso la somiglianza con le parole di Beza sul medesimo argomento:
 
La nostra natura [decaduta] è talmente incline alla corruzione che tutti gli uomini sono vili verso Dio e nemici verso il prossimo (Art. 4).
 
Il Catechismo di Heidelberg e il Catechismo Minore di Ursino

Vi è una fonte del Catechismo di Heidelberg riguardo alla quale non vi è alcun dubbio: si tratta del Catechismo Minore scritto da Ursino alla fine del 1561 o all'inizio del 1562, subito dopo essere giunto a Heidelberg. Un paio di esempi sul GdS 1illustrano bene l'influenza del Catechismo Minore:  
 
Domanda 1. Qual è il tuo unico conforto in vita e in morte?
Risposta. Che io, con il corpo e con l’anima, sia in vita sia in morte, non sono mio ma appartengo al mio fedele Salvatore Gesù Cristo, il quale, con il suo prezioso sangue, ha dato piena soddisfazione per tutti i miei peccati, mi ha liberato da ogni potere del diavolo [...]
 
In modo simile, il Catechismo Minore comincia così:
 
Domanda 1. Qual è il conforto che sostiene il tuo cuore sia in vita sia in morte? 
Risposta. Che Dio ha davvero perdonato tutti i miei peccati a motivo di Cristo e mi ha donato vita eterna, nella quale glorificarlo per sempre.
 
Il Catechismo di Heidelberg prosegue così:
 
Domanda 2. Quante cose devi conoscere per vivere e morire felicemente con questo conforto?
Risposta. Tre cose: primo, quanto sono grandi il mio peccato e la mia miseria; secondo, in che modo sono redento del tutto dai miei peccati e dalle mie miserie; terzo, in che modo devo essere grato a Dio per tale redenzione.
 
Il Catechismo Minore si esprime così:
 
Domanda 3. Cosa insegna la Parola di Dio? 
Risposta. Primo, ci mostra la nostra miseria; secondo, come sono liberato da tutti i miei peccati e dalla mia miseria; terzo, come devo essere grato a Dio per tale liberazione.  
 
Sembra che il Catechismo Minore di Ursino sia una prima bozza del Catechismo di Heidelberg, il quale si distingue per le affermazioni più rifinite e per l'influenza di altri autori.
 
Il Catechismo di Heidelberg a il Fondamento Sicuro di Oleviano

Nel 1567 Oleviano pubblicò un catechismo dal titolo Vester Grundt, ossia "fondamento sicuro". Quest'opera potrebbe essere stata scritta già all'inizio del 1563, ma più plausibilmente verso la fine dell'anno. Siccome il Catechismo di Heidelberg fu pubblicato il 19 gennaio 1563, è molto probabile che il Fondamento Sicuro sia una breve esposizione di alcuni GdS molto importanti. Comunque è difficile pronunciarsi su questo punto, ma quello che è sicuro è che esiste una sovrapposizione tra i due documenti. 
 
Di certo, gli autori del Catechismo di Heidelberg non iniziarono la loro opera scrivendo su un foglio bianco! Perché avrebbero dovuto? Altri avevano già fatto un buon lavoro e così, invece di cominciare da zero, i nostri autori si sono appoggiati sulle spalle dei proprio conduttori per raggiungere un'elevazione ancora maggiore realizzando uno dei migliori catechismi mai scritti.